Il memorial del 30° anniversario di Chernobyl ha dato la possibilità di ascoltare dalla viva voce di molti “addetti ai lavori” approfondimenti e considerazioni sui temi principali dell’evento e sulle diverse domande che i partecipanti, famiglie attive nel processo di risanamento e di sostegno, hanno voluto porre all’attenzione della platea e degli interlocutori.
Ora, a distanza di oltre un mese da quel momento, lontano dall’adrenalina organizzativa del “fare”, possiamo fermarci un attimo a riflettere su quanto vissuto ma, soprattutto approfondire alcune tematiche che saranno di attualità nel prossimo futuro. Abbiamo attivato questo compito ponendo alcune domande ai rappresentanti principali della Puer, impegnati nello sforzo organizzativo.
Questo tour impegnativo ha visto in prima linea il presidente Sergio De Cicco in tutte le occasione di incontro ed è a lui che rivolgiamo la prima domanda sulle sue impressioni di quanto realizzato e vissuto.
In una struttura organizzativa, soprattutto fatta da volontari, è importante il coordinamento delle diverse attività e il supporto delle risorse in modo organico e proattivo. La seconda questione parte, quindi, da questi presupposti ed abbiamo ritenuto interessante chiedere un parere in merito al vicepresidente per il suo coinvolgimento diretto sulla tematica.