Riceviamo, e orgogliosamente pubblichiamo, un attestato di stima e riconoscenza da parte del sig. Ambasciatore della Repubblica di Belarus in Italia. Lo ringraziamo per le bellissime parole e per la cortesia che sempre ci riserva in tutte le nostre iniziative umanitarie. 

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Signore e Signori, Cari Amici,

Già all’indomani del disastro nucleare di Chernobyl il movimento umanitario italiano si attivò per aiutare la Repubblica di Belarus a superare le conseguenze della tragedia. Lo fece avviando progetti incentrati sull’accoglienza dei bambini bielorussi per soggiorni terapeutici, invio di aiuti umanitari, attuazione di varie iniziative sul territorio bielorusso. Secondo le stime attuali, in tutti questi anni in Italia sono stati ospitati per risanamento circa 670 mila bambini bielorussi, la maggior parte dei quali provengono dalle zone colpite dalla catastrofe di Chernobyl, ma anche da orfanotrofi e famiglie incomplete e bisognose.  Secondo i più recenti dati statistici bielorussi, nel 2012 su 24 000 nostri bambini ospitati all’estero per soggiorni terapeutici ben 13 200 sono stati accolti in Italia. Questo sottolinea l’importanza dell’Italia quale uno dei più importanti nostri partner nel campo umanitario.

Nel quadro generale della cooperazione umanitaria bielorusso-italiana un posto in prima linea spetta certamente alla PUER che ogni anno accoglie per risanamento circa 2 000 bambini – circa 1/6 di quelli accolti in Italia. Ciò è stato recentemente convalidato delle Autorità bielorusse che hanno premiato le attività della PUER con una diploma d’onore. Perciò è doveroso sottolineare, con riconoscenza, come oltre alla forma più diffusa in Italia della cooperazione umanitaria quale l’accoglienza dei minori, l’associazione PUER si stia impegnando anche nelle altre forme di attività umanitaria, concentrando i propri sforzi sulla ricostruzione e riadattamento degli internati, raccolta e invio di aiuti umanitari, acquisto e fornitura di attrezzature di vario genere, assistenza all’integrazione sociale dei minori diversamente abili. L’impiego dell’associazione PUER assume, inoltre, forme di “adozione a distanza”, sostegno a studenti orfani e quelli provenienti da famiglie bisognose. Oggi, nel ventesimo anniversario dell’Associazione voglio rinnovare le espressioni di una profonda gratitudine ai vertici della PUER, ma anche e soprattutto alle famiglie che per anni ne hanno fatto e ne fanno parte orgogliosamente, con altruismo e in taluni casi persino con abnegazione. Una parola di cordiale riconoscenza va anche agli ex presidenti dell’associazione che ebbero il merito di essere protagonisti alle tappe iniziali e quindi più delicate della vita della PUER. Ma, ripeto, le parole di una gratitudine più profonda le voglio indirizzare a migliaia e migliaia dei soci della PUER che nonostante ogni difficoltà e sfida del quotidiano seguono con fermezza il richiamo del cuore facendosi coinvolgere nel processo di risanamento dei bambini bielorussi provenienti da zone contaminate da radionuclidi, orfanotrofi e famiglie bisognose. Sono convinto che il loro operato rappresenti, in tutti questi anni, una forza costruttiva e vitale che sta rafforzando lo spirito di amicizia, facilitando la comprensione reciproca e creando sempre nuove opportunità nei rapporti bilaterali tra i nostri Paesi.

Con stima, Evgeny Shestakov”