“In Slavo antico Chernobyl significava assenzio, non la pianta dalle miracolose proprietà curative invocata passionalmente dai poeti e dai giovani innamorati, bensì una pianta di colore grigiastro e dal gusto amaro, dalla quale si estraeva veleno.
Nel 1193 venne fondata una località chiamata suggestivamente Chernobyl, oggi tristemente nota per la più grande tragedia del XX secolo.
Questa è la tragedia che il secolo xx ci ha lasciato in eredità; un peso enorme che dobbiamo portare avanti nei tempi futuri…. I tempi che seguono richiedono un rinnovamento e la presenza di Dio.
Animus meminisse horret. La mia anima rabbrividisce davanti al ricordo.”
Tratto da: “Chernobyl. La tragedia del XX secolo” di Pavel Nică, giornalista moldavo, che della tragedia di Chernobyl è stato testimone ed è morto nel 2009, dopo lunghe sofferenze collegate alla permanenza a Chernobyl.